RESA SENZA CONDIZIONI - CGIL CISL UIL UNSA SVENDONO IL CCNI PAGELLE, REASSEMENT, AUMENTO DELLE INDENNITA’ I MANSIONISTI ANCORA UNA VOLTA AL PALO VENERDI' 9 ASSEMBLEA SUL CONTRATTO

Nazionale -

(91/21)Una resa senza condizioni spacciata per un buon accordo. I sindacati sedicenti responsabili svendono i lavoratori dell’Inps, sottoscrivendo un  pessimo contratto integrativo che rappresenterà una svolta epocale nella gestione del personale e delle relazioni sindacali all’interno dell’Istituto.

Un contratto che verrà ricordato per:

- la vergognosa introduzione delle pagelle (a cui si lega una quota di incentivazione);

- l’avallo a una pessima riorganizzazione;

- l’aumento delle indennità finanziate con il fondo di tutti i lavoratori.

Nessun riconoscimento per i colleghi delle Aree A e B, per i quali non possiamo considerare soddisfacente la doverosa (e tradiva) indizione delle selezioni orizzontali, che peraltro non interessano gli A3 e B3.

Nessun riconoscimento neppure per gli amministrativi di Area C, esclusi dalle selezioni e da ogni beneficio ma colpiti come tutti dalle pagelle.

Chiusura totale sul finanziamento delle indennità di posizione organizzativa a carico dell’Ente, sull’aumento e sulla parificazione del TEP e sul suo sganciamento dalla performance. Respinta anche la richiesta di maggiorazione per i colleghi A e B.

Nella riunione conclusiva di oggi pomeriggio abbiamo assistito alla farsesca  rappresentazione di una vera trattativa tra delegazione datoriale e Cgil-Cisl-Uil-Unsa, le cui posizioni già vicinissime si sono incontrate grazie a una piccola riduzione dello stanziamento destinato alla valutazione individuale, che non cambia la gravità della situazione. Netta la sensazione di un accordo preconfezionato fuori dal tavolo ufficiale e dal sapore posticcio il ruolo di mediazione del Direttore Generale.

Imbarazzante l’intervento del Presidente che dimentica le tante parole spese a favore dei lavoratori sostenendo un pessimo accordo e spingendosi ad invitare al ravvedimento le organizzazioni che lo hanno criticato

I responsabili firmano. L’Amministrazione vince tutto, ringrazia e passa all’incasso.

USB ha affrontato il complesso iter della trattativa con spirito costruttivo, con l’obiettivo di ottenere risultati positivi per tutto il personale ma il gioco al ribasso dei sindacati complici ha favorito sfacciatamente la controparte.

Quelle organizzazioni si sono assunte una pesante responsabilità, avallando con la loro acquiescenza la svolta autoritaria in atto nell’Inps e da USB più volte denunciata.

USB chiamerà ancora una volta i lavoratori a prendere l’iniziativa. Venerdì 9 luglio abbiamo già convocato un’assemblea nazionale aperta a tutti sui temi del contratto integrativo.

Il terreno di lotta si sposterà poi inevitabilmente al di fuori dell’Istituto, a partire da mercoledì 14, con una manifestazione itinerante nell’area romana a difesa della presenza dell’Inps sul territorio, con il coinvolgimento di cittadini,  e associazioni.

Opponiamoci a questo vergognoso contratto integrativo e alla svolta autoritaria nell’Inps. Ora più che mai è necessario impegnarsi e reagire in prima persona.