PREMIO DI CONSOLAZIONE AL POSTO DEL RINNOVO DEL CONTRATTO. DA APRILE SCATTA L'INDENNITA' DI VACANZA CONTRATTUALE

Comunicato n. 43/19

Nazionale -

Qualche sindacato ha pensato bene di pubblicare la tabella con gli importi dell’indennità di vacanza contrattuale che saranno erogati dal prossimo mese di aprile ed adeguati da luglio. Invece del rinnovo contrattuale arriva il premio di consolazione dell’indennità di vacanza contrattuale. Ma come nasce questo istituto?

L’indennità di vacanza contrattuale fu introdotta con il “Protocollo sulla politica dei redditi e dell’occupazione” del 23 luglio 1993. Siamo in piena fase concertativa e le maggiori confederazioni del Paese siglano con il governo un protocollo che lega la politica dei redditi alla riduzione del debito e del deficit, con l’obiettivo di ridurre il peso dell’inflazione. Flessibilità e contenimento dei salari diventano sempre più lo strumento del Capitale per garantire profitti alle imprese e competitività internazionale. Se non sarà possibile rinnovare i contratti ci si dovrà accontentare dell’indennità di vacanza contrattuale, che scatterà automaticamente aumentando la retribuzione tabellare nella misura del 30% dell’inflazione programmata trascorsi tre mesi dalla scadenza dei contratti, per poi essere adeguata nella misura del 50% del tasso d’inflazione programmata trascorsi ulteriori tre mesi.

L’art. 1, comma 440 della Legge 145/2018 (la Legge di Stabilità 2019) ha previsto l’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale per il triennio 2019-2021.

Invece di pretendere il rinnovo del contratto collettivo scaduto lo scorso 31 dicembre 2018 ci si limita a pubblicare la tabellina con gli importi della vacanza contrattuale, nella speranza di apparire agli occhi dei lavoratori dei “babbo natale” fuori stagione, peraltro con magri doni nella gerla.

USB Pubblico Impiego il prossimo 10 maggio sciopererà per chiedere che la Legge di Stabilità 2020 contenga le risorse adeguate per rinnovare i contratti scaduti. Lo facciamo con largo anticipo rispetto alla presentazione della Legge di Bilancio, prevista per metà ottobre, per lanciare un monito al governo: non siamo disposti ad accettare altri otto anni di blocco del rinnovo dei contratti del pubblico impiego. La battaglia per il rinnovo dei contratti è iniziata.