INPS, SINDACATI GIALLI ATTENTANO ALLA DEMOCRAZIA SINDACALE. USB DENUNCIA IL GOLPE SUL DIRITTO D'ASSEMBLEA

Comunicato n. 47/19

In allegato:

> La nota USB su Protocollo relazioni sindacali inviata all'amministrazione;

> Il Protocollo delle relazioni sindacali sottoscritto da CGIL-CISL-UIL-CONFINTESA-CONFSAL UNSA-FLP lo scorso 18 aprile.

 

Nazionale -

Lo scorso 18 aprile CGIL-CISL-UIL-CONFINTESA-CONFSAL UNSA-FLP hanno sottoscritto con l’Amministrazione INPS un Protocollo delle relazioni sindacali. L’art. 10 del Protocollo, che regola il diritto di assemblea, recita testualmente – “Le assemblee che riguardano la generalità dei dipendenti o gruppi di essi, possono essere indette singolarmente o congiuntamente, con specifico ordine del giorno su materie di interesse sindacale e del lavoro, dalle Organizzazioni sindacali firmatarie del CCNI e dalla RSU unitariamente intesa”.

Una norma inventata di sana pianta, che non trova riscontro in alcun provvedimento legislativo, contratto o accordo nazionale quadro. Una norma illegittima che mira ad impedire alla USB di indire assemblee. Infatti il sindacato di base dell’INPS, pur essendo il secondo per rappresentatività nell’Ente dopo la CISL, è escluso dalla contrattazione integrativa in base all’art. 7, comma 3, del CCNL Funzioni Centrali, che prevede che possano partecipare al tavolo sindacale di Ente solo le organizzazioni sindacali che sottoscrivono il contratto collettivo. La USB non ha firmato il contratto del Comparto Funzioni Centrali del 12 febbraio 2018 ritenendolo un pessimo accordo e subito dopo è scattata la tagliola dell’esclusione dai tavoli. Ora si vorrebbe addirittura impedire alla USB di indire assemblee del personale riservando ai soli firmatari del contratto integrativo tale diritto, compiendo un vero abuso legislativo e un atto criminale contro la democrazia sindacale. Si vergognino tutti i sindacati che hanno firmato il Protocollo, ma soprattutto quelli che si dicono di sinistra e che stanno bene attenti a curare la comunicazione e l’immagine, salvo poi precipitare nel baratro dell’autoritarismo con simili accordi.

Appresa la notizia dell’avvenuta firma del Protocollo delle relazioni sindacali, la USB lo scorso 19 aprile ha interessato il presidente dell’Istituto che ha prontamente chiesto al direttore centrale risorse umane di modificare il testo dell’accordo. Quest’ultimo sembra che abbia asserito che si sia trattato di un banale refuso, impegnandosi a correggere l’errore. Tuttavia ad oggi il testo dell’accordo non risulta modificato e non si capisce proprio dove possa essere il refuso a cui ha fatto cenno il capo del personale dell’INPS, poiché se si sostituissero le parole “firmatarie del CCNI” con “firmatarie del CCNQ” (solo in questo caso si potrebbe parlare di “refuso”), il problema non cambierebbe. Il CCNQ sulle prerogative sindacali del 4 dicembre 2017 pone come vincolo per il diritto ad indire assemblee la riconosciuta rappresentatività e non la firma di quell’accordo. Quindi non di refuso si tratta ma di un tentativo di golpe per annientare quel poco di democrazia rimasta, operato da sindacati “gialli” e amministrazione, quantomeno la parte che con quei sindacati imbastisce da anni rapporti ambigui in nome di una politica clientelare e per niente trasparente.

Se nelle prossime ore il testo del Protocollo delle relazioni sindacali INPS non dovesse essere modificato secondo quanto stabilito dalla normativa di legge e dagli accordi quadro, la USB ricorrerà al giudice del lavoro denunciando per comportamento antisindacale l’Amministrazione e chiamando in causa anche la responsabilità delle organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto l’accordo.  

Il prossimo 10 maggio la USB INPS chiamerà i lavoratori dell’Istituto a partecipare allo sciopero generale indetto dalla USB Pubblico Impiego. Quella sarà l’occasione per chiedere che il governo stanzi nella Legge di Stabilità del 2020 le risorse necessarie a rinnovare i contratti collettivi scaduti il 31 dicembre 2018, per protestare contro il regionalismo rafforzato di alcune regioni del nord e rivendicare un Welfare nazionale che abbia regole e qualità dei servizi uguali in tutte le regioni, per rivendicare ulteriori assunzioni oltre a quelle già programmate, considerando i compiti affidati all’INPS e il progressivo svuotamento dell’organico. Lo sciopero del 10 maggio sarà anche l’occasione per le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto di difendere i diritti democratici dell’iniziativa sindacale, a cominciare dal diritto di sciopero per passare a quello di convocare assemblee dei lavoratori.

NO AI GOLPE ANTISINDACALI

SI’ ALL’UNITA’ DI TUTTI I LAVORATORI

 

10 MAGGIO 2019 SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO

 

Di seguito il link all'intervista dell’Adnkronos alla USB INPS sul protocollo delle relazioni sindacali firmato da CGIL, CISL, UIL, CONFINTESA, CONFSAL UNSA, FLP  il 18 aprile.

www.adnkronos.com/lavoro/sindacato/2019/04/29/usb-pronta-denunciare-inps_puPDAnx9PySsFMEC50UUmJ.html